Economia circolare vs economia lineare: i vantaggi del modello sostenibile

Economia circolare

Negli scorsi articoli abbiamo visto come i termovalorizzatori possono essere uno strumento importante nel contrasto all’emergenza rifiuti, ma che allo stesso tempo spinge sempre di più alla creazione di nuovi beni secondo un tipo di economia lineare che si basa sulla creazione, l’utilizzo e lo smaltimento del prodotto.

E se il rifiuto diventasse una risorsa? In contrasto con l’economia lineare, l’economia circolare, è un modello economico sostenibile che si propone di minimizzare gli sprechi e di riutilizzare le risorse già esistenti attraversi un sistema chiuso, in cui i rifiuti diventano risorse e i prodotti vengono riparati, rinnovati e riciclati.

Economia lineare

L’economia lineare è il modello economico dominante nel mondo da decenni. Si basa sulla produzione in massa di beni, sulla loro distribuzione, sul loro utilizzo e infine sul loro smaltimento. L’obiettivo dell’economia lineare è quello di massimizzare i profitti attraverso la fabbricazione di nuovi prodotti a basso costo e il loro consumo rapido.

Tuttavia, questo modello presenta numerose criticità dal punto di vista ambientale. La produzione di beni richiede l’estrazione di risorse naturali, spesso non rinnovabili, e produce una quantità enorme di rifiuti, molti dei quali non possono essere smaltiti in modo sostenibile.

economia lineare

Economia circolare

L’economia circolare, invece, si basa su tre pilastri fondamentali: riparare, riutilizzare e riciclare. In questo modello il focus verte sull’utilizzo sostenibile delle risorse e sulla riduzione degli sprechi.

I prodotti vengono già progettati per essere riparati, riutilizzati e riciclati, in modo che i materiali ed i componenti possano essere riutilizzati e il ciclo di vita dei prodotti sia il più lungo possibile.

In questo modo, si riducono le esigenze di estrazione di nuove risorse naturali, si riducono le emissioni di gas serra e si riducono i rifiuti che finiscono in discarica.

Quali sono i vantaggi specifici dell’economia circolare?

L’economia circolare, come abbiamo visto, rappresenta un approccio innovativo alla produzione e al consumo che offre numerosi benefici per l’ambiente e l’economia. Ci sono molte ragioni per cui l’adozione di un modello di economia circolare è importante per la sostenibilità ambientale.

In primo luogo, l’economia circolare aiuta a preservare le risorse naturali e a limitare la distruzione del paesaggio e degli habitat. Il riutilizzo e il riciclaggio dei prodotti sono parte integrante di questo modello e contribuiscono a rallentare la perdita di biodiversità. Inoltre, l’economia circolare può aiutare a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. La produzione e l’uso dei prodotti rappresentano il 9,10% delle emissioni di gas serra nell’UE, mentre la gestione dei rifiuti rappresenta il 3,32%.

Creare prodotti sostenibili fin dall’inizio è un altro aspetto importante dell’economia circolare. La fase di progettazione di un prodotto determina oltre l’80% del suo impatto ambientale complessivo. L’uso di prodotti affidabili che possono essere riutilizzati, aggiornati e riparati riduce la quantità di rifiuti, in particolare degli imballaggi eccessivi.

economia circolare

Un’altra importante motivazione per adottare l’economia circolare è la riduzione della dipendenza dalle materie prime. Le materie prime possono essere soggette a volatilità dei prezzi e scarsità di approvvigionamento, e l’UE importa circa la metà delle materie prime che consuma. Ciò comporta un deficit commerciale di circa 35,5 miliardi di euro l’anno.

Infine, l’economia circolare può anche stimolare l’innovazione e la crescita economica, creando posti di lavoro. La riprogettazione di materiali e prodotti per l’uso circolare può stimolare l’innovazione in diversi settori dell’economia e creare 700.000 posti di lavoro solo nell’UE entro il 2030.

La visione europea

Ogni anno, nell’Unione Europea vengono prodotte oltre 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti. Pertanto, l’UE sta rivedendo la propria legislazione sulla gestione dei rifiuti con l’obiettivo di promuovere la transizione a un’economia circolare che si oppone al modello economico lineare attuale.

Il piano d’azione per una nuova economia circolare presentato dalla Commissione europea sotto il Green deal europeo a marzo 2020 include proposte per prodotti più sostenibili, riduzione dei rifiuti e il diritto alla riparazione.

Il Parlamento europeo ha votato a favore del nuovo piano d’azione nel febbraio 2021, richiedendo misure aggiuntive per raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio, sostenibile e completamente circolare entro il 2050, con norme più severe sul riciclo e obiettivi vincolanti per il 2030 sull’uso dei materiali.

Particolare attenzione è stata, inoltre, data nell’adozione di misure contro l’obsolescenza programmata dei prodotti tecnologici, strategia propria del modello economico lineare.

UE economia circolare

Il primato italiano

Per una volta è l’Italia a prendersi la scena in Europa, ottenendo la medaglia d’oro per il tasso di riciclo, da condividere con la Francia, sfiorando il 68% (75% per i rifiuti speciali, 54,4% per i rifiuti urbani) superando la media europea del 47,8% a dimostrazione di quanto ne sia stato capito il potenziale nel nostro Paese.

Questi sono i dati emersi dal Rapporto nazionale sull’Economia circolare 2022, promosso da Assoambiente e realizzato dal CEN (Circular Economy Network).

Tuttavia, il rapporto ha anche evidenziato alcune sfide da affrontare per migliorare ulteriormente l’efficienza del nostro Paese. Ad esempio, il consumo del suolo in Italia è del 7,1%, superiore alla media europea del 4,2%. Un obiettivo da perseguire è quello di ottimizzare il consumo del suolo, che potrebbe portare a importanti miglioramenti nel settore dell’ecoinnovazione, favorendo la crescita dei brevetti italiani.

Economia circolare in pratica

Nelle sezioni precedenti abbiamo parlato dei principi dell’economia circolare. Ma come si applicano nella pratica? Esistono numerosi esempi di aziende che hanno adottato un modello di economia circolare con successo. Ecco alcuni esempi:

Dell

Dell, azienda specializzata nella produzione di computer e tecnologia, ha adottato l’economia circolare come modello di business. Invece di vendere solo prodotti, Dell ha iniziato a vendere anche soluzioni a ciclo chiuso che includono il recupero e il riutilizzo di materiali. In questo modo, l’azienda ha ridotto i costi e ha migliorato la sua reputazione in termini di sostenibilità.

H&M

H&M è un altro esempio di azienda che ha abbracciato l’economia circolare. L’azienda ha creato un programma di riciclo di abiti, che va avanti dal 2013, dove i clienti possono portare i loro vecchi vestiti in cambio di un buono sconto di 5 €. H&M quindi riutilizza i tessuti per creare nuovi prodotti, chiudendo il ciclo e riducendo il suo impatto ambientale.

Ferrero

Non solo aziende straniere, la Ferrero, per esempio, sta attuando un’iniziativa di economia circolare chiamata Ecopaper, in collaborazione con Stora Enso Barcellona e Papiertechnische Stiftung. L’obiettivo è quello di utilizzare i gusci di nocciole e le bucce di fave di cacao per creare imballaggi ecologici e convenienti. Grazie a questa tecnologia, è possibile riutilizzare il 50% dei rifiuti dei prodotti dolciari, generando fino a 1,5 milioni di tonnellate di carta all’anno.

Granarolo

Anche Granarolo ha avviato un importante piano per recuperare il più possibile dai propri prodotti, infatti sta cercando di ridurre l’utilizzo della plastica nei propri prodotti, tramite la riduzione della grammatura e l’impiego di materiali riciclabili. Inoltre, si sta impegnando nel monitoraggio degli indicatori ambientali e del benessere degli animali nelle 600 aziende socie. Le quali utilizzano le deiezioni animali per la produzione di energia.

Conclusione

In definitiva, l’economia circolare rappresenta un approccio innovativo alla produzione e al consumo, che si basa sulla riparazione, il rinnovo e il riciclaggio dei prodotti per minimizzare gli sprechi e riutilizzare le risorse già esistenti. Questo modello economico sostenibile offre numerosi vantaggi per l’ambiente e l’economia, come la riduzione dell’estrazione di nuove risorse naturali, la riduzione delle emissioni di gas serra, la preservazione delle risorse naturali e la riduzione della dipendenza dalle materie prime.

Il fatto che l’Italia sia per una volta capofila in questa rivoluzione verde dovrebbe essere per noi un orgoglio, ma allo stesso tempo una responsabilità. Il problema dei rifiuti, specialmente nel mezzogiorno è una realtà non di poco conto. Perciò è fondamentale continuare ad immettere risorse nel sistema, che grazie all’ausilio dei termovalorizzatori, può a breve termine farci uscire dall’emergenza rifiuti e a lungo termine spingerci verso una piena transizione ecologica.

Se volete saperne di più date un’occhiata a questo video!

All’interno del video è possibile comprendere pienamente tutti i vantaggi di questa rivoluzione!

Fonti

  1. Ellen MacArthur Foundation, What is a circular economy?
  2. Accenture Strategy, Circular advantage: Innovative business models and technologies to create value in a world without limits to growth, 2014.
  3. World Economic Forum, Towards the Circular Economy: Accelerating the scale-up across global supply chains, 2014.
  4. Ellen MacArthur Foundation, The Circular Economy – A Powerful Force for Climate Mitigation, 2018.
  5. Parlamento Europeo, Economia circolare: definizione, importanza e vantaggi, 2023.
  6. Iren, Economia circolare, l’Italia si riconferma prima in Europa per tasso di riciclo, 2023.
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